
Essere Morata al tempo di Cristiano Ronaldo Il giovane attaccante spagnolo è in cerca di spazio nella squadra del miglior realizzatore nella storia della Champions League
Nemmeno il madridista più madridista si sarebbe mai immaginato di ritrovarsi a distanza di tre anni nuovamente in semi-finale di Champions, dopo aver vinto due delle ultime tre finali contro i cugini dell’Atletico. Probabilmente nemmeno Alvaro Morata si sarebbe immaginato di essere venduto e ricomprato dalla sua squadra del cuore nel giro di tre anni: nel 2014 vince con le merengues la Decima, attesa in casa Real da ben dodici anni, praticamente da quando Morata non aveva nemmeno iniziato a giocare a calcio. Ma, nonostante il successo e la classe dimostrata da Alvaro sia alla corte di Allegri in bianconero sia in questa stagione tra le file dei blancos, non è facile essere Morata quando hai davanti fenomeni come Ronaldo e Benzema.
Manco a farlo apposta, è andato (e andrà) in scena l’ennesimo atto del derby di Champions tra Real Madrid e Atletico Madrid: nella finale di Lisbona, dove Morata fu presente, vinsero le merengues per 4-1 dopo i tempi supplementari, mentre lo scorso anno a Milano, il Real si impose solamente ai calci di rigore. La sfida con l’Atletico resta una partita speciale per Alvaro, considerando che il talento nato a Madrid iniziò la sua carriera calcistica proprio tra le file dei colchoneros.
Questo ennesimo e storico incontro in semi-finale di Champions potrebbe essere per Morata l’occasione ideale per confermare nuovamente la necessità di essere considerato un vero e proprio titolare, e non più il dodicesimo uomo che può cambiare le partite da un momento all’altro. La partita storica di Ronaldo ieri sera però, non lasca ben sperare. Dopo aver mantenuto una media gol realizzativa migliore di Ronaldo e Messi nel 2013/2014, la carriera dell’attaccante spagnolo è arrivata ad un bivio, dove deve essere Alvaro a poter decidere in autonomia il suo futuro: un futuro che, a giudicare dal presente, può diventare tra i più rosei visti nel recente passato. Conte lo aspetta, Madrid permettendo.