I calciatori più tamarri degli anni 2000 Un viaggio non necessario nei peggiori look di inizio millennio

 

“Il tamarro è sempre in voga, perché non è di moda mai” 


Prendiamo in prestito le parole di J-Ax vergate in un capolavoro della musica italiana datato 1996  "Il Funkytarro", per dirvi cha abbiamo deciso, non essendocene minimamente la necessità, di fare un viaggio a Tamarreide e precisamente in quella di fine 2000, quando il livello di tamarraggine dei calciatori che calpestavano i verdi campi da calcio del nostro belpaese (ma non solo) era di un livello nemmeno paragonabile ad oggi.

Caro Bernardeschi che vai in giro con la gonna, non potrai mai giocartela con le sopracciglia di Fabrizio Miccoli, tu Neymar che sembri uscito da un video musicale di Alessio non raggiungerai mai i picchi di Mexes, tu Nainggolan non potrai mai toccare le vette dove ha avuto il coraggio di spingersi Antonio Cassano

Eccoci pronti quindi a mettere in fila i calciatori più tamarri degli anni ’00.

 

FABRIZIO MICCOLI

Quello che ci ha sempre affascinato di Fabrizio Miccoli, partendo dai tempi della Ternana, passando per Benfica via Torino, era la sua classe pura, cristallina, quel talento che è soltanto di pochi, di pochissimi. Quella capacità di toccare il pallone come faceva un altro gigante del calcio di tutti i tempi, "O Baixinho" Romario. Chiamato il "Romario del Salento" viste le sue origini salentine - Fabrizio è nato a Nardò in provincia di Lecce - stavolta lasciamo da parte i dribbling ubriacanti e il tiro potente e preciso e mi concentro sul look di Fabrizio Miccoli. Quei diamanti alle orecchie, quel tatuaggio sul collo che raffigura il bacio di sua moglie impresso sulla sua pelle ad imperitura memoria, ricordo anche un piccolo briccolo incastonato nei denti ma potrei sbagliarmi. Unico.
Il suo tratto distintivo però erano le sopracciglia. Tutto ciò che è umanamente disegnabile su un sopracciglio, lui lo ha provato. A zig zag, a ciuffettini, una si e una no, entrambe; Fabrizio Miccoli ha fatto delle sue sopracciglia un marchio di fabbrica. Non potevamo esimerci dal farlo rientrare di diritto tra i calciatori più tamarri di fine 2000. Grazie Fabri’!