
Le signature shoes NBA dimenticate col tempo Dalle Starbury alle Dada Spree: ricordate tutti i modelli?
Stando a questo articolo pubblicato su Forbes nell’agosto 2019, Klay Thompson figura al quattordicesimo posto tra i giocatori NBA con i più ricchi contratti di sponsorizzazione tecnica legata alle scarpe. Il “gemello” di Steph Curry – quarto in questa speciale classifica grazie ai 20 milioni a stagione che Under Armour gli garantirà fino al 2024 – stipulò, poco prima dell’inizio della stagione 2014/2015 un contratto da due milioni di dollari annui con il marchio cinese Anta. Dopo il successo dei modelli “KT1” e “KT2” nel 2016 l’accordo è stato rinnovato per complessivi 80 milioni di dollari nei successivi 10 anni: una cifra superiore rispetto ai 6 milioni annui che Li Ning ha garantito dal 2012 al 2018 a Dwyane Wade per convincerlo a lasciarsi alle spalle la non memorabile parentesi con Jordan, prima del rinnovo a vita da quasi 12 milioni a stagione.
Non è la prima volta nella storia che dei brand di secondo piano riescono a ritagliarsi un ruolo importante nel mercato delle signature shoes. L’epoca a cavallo tra gli anni ’90 e i ’00 in particolare ha prodotto modelli di assoluto culto senza che la loro iconicità fosse necessariamente modo legata a brand come Nike o adidas. Ne abbiamo scelte dieci finite inspiegabilmente nel dimenticatoio.
10 - Converse All-Star Rodman
«Se si facesse una proporzione con i guadagni del 1990 rapportati a quelli di oggi, è come se avesse venduto il corrispettivo attuale di LeBron e Kobe», disse David Falk in un’intervista a GQ nel 2015. Nel 1989, quando il centro dei Knicks decise di fondare la Ewing Athletics dopo la fine del suo contratto con adidas, i dubbi erano molti. Ma finirono ben presto spazzati via dai 100 milioni di dollari guadagnati nel solo 1990 grazie alla “33 Hi”: un modello iconico che aveva nell’immediata associabilità al giocatore che le indossava il suo punto di forza. L’autografo in rilievo e il 33 in bella vista sul tallone facevano il resto. Dopo il rilascio di ben 20 modelli tra il 1990 e il 1996, nel 2012 la Ewing Athletics reintrodusse le “33 Hi” quasi a furor di popolo: «Ovunque vada la gente mi chiede di quelle scarpe: è fantastico che ancora oggi siano tutti così interessati al mio brand» dichiarò Ewing.