
L'evoluzione stilistica di Serge Gnabry Da Supreme a Prada, passando per il culto di A$AP Rocky
La direzione stilistica di un giocatore segue esattamente le dinamiche della carriera calcistica: si troverà l'amore della propria vita, ma si passa anche per terribili esperienze. È questa la storia che ha raccontato Serge Gnabry, ala del Bayern Monaco, definito da Graeme Campbell di Highsnobiety "il calciatore più cool d'Europa".
Passato dal grigiore di Londra e dagli spogliatoi dell'Emirates Stadium - che condivideva con Héctor Bellerín - al freddo della Baviera e all'erba dell'Allianz Arena, Gnabry ha spiegato in questa lunga intervista (datata 11 marzo) il suo approccio al mondo del fashion e alle tappe che lo hanno portato ad essere oggi uno dei più stylish player del panorama calcistico. Esulta come James Harden quando segna (ovvero sia "cucinando"), odia le tute e ama i gioielli, tanto da essere un grandissimo estimatore di WERKSTATT:MÜNCHEN, una delle case di produzioni di gioielli e accessori più famose tra i personaggi in vista. L'arte è una sua grande passione, in tutte le sue forme, sopratutto l'arte del vestirsi.
C'è una citazione tedesca che descrive il calcio come "die wichtigste Nebensache der Welt", ovvero come "la cosa minore più importante al mondo". In questo momento, Serge lo ricorda sempre, perché è vero che è la sua vita, ma c'è anche altro oltre l'amore per lo sport. La salute e lo stile per esempio.