
Come sta rinascendo la Reggina Dal nuovo accordo con Macron ai grandi sogni di mercato
Quando si pensa alla Reggina, i primi ricordi che vengono in mente sono il destro Ciccio Cozza, le imprese di Walter Mazzarri, la scena trash tra Del Piero e il portiere Soviero, la bolgia del Granillo, l'alieno Nakamura, la potenza di Bonazzoli, l'eleganza di Dionigi e la classe di Amoruso. Eppure, oggi, di quella Reggina è rimasto davvero poco. Di quegli amaranto è rimasto solo il colore, perché per il resto è cambiato tutto. Undici anni lunghissimi, quasi infernali, prima di intravedere la luce in fondo al tunnel che, dall'8 giugno, si chiama Serie B.
La rinascita di un una squadra ma soprattutto di un luogo che vive di calcio e che fa del calcio una tradizione che non può prescindere dagli attimi di gloria. Per una squadra come la Reggina, gloria può significare un decimo posto (massimo piazzamento in A), ma anche una salvezza strappata all'ultima giornata, come quella della stagione 2006-07, anno in cui Walter Mazzarri riuscì a salvarsi nonostante i 15 punti di penalizzazione (ridotti poi a 11) all'ultimo respiro contro quel Milan che ad Atene si vendicò del Liverpool. Era la squadra della coppia Bianchi-Amoruso (35 gol in 2), di Sasà Aronica, di Mesto e Modesto, dell'honduregno Leon e di Pasquale Foggia. Ricordi neanche troppo sbiaditi quelli di una Reggina che ha toccato il fondo per poi iniziare una risalita importante.
La nuova Reggina sta rinascendo e lo sta facendo con un modello sano, economicamente sostenibile e che mixa perfettamente la crescita di alcuni giovani di talento e l'esperienza di giocatori di primo livello per la nuova categoria. Il presidente Gallo, dal gennaio del 2019, ha un solo obiettivo: la Serie A. Per raggiungerla sta impiegando ogni forza, soprattutto dal punto di vista strategico. Il nuovo accordo di sponsorizzazione tecnica firmato qualche settimana fa con Macron - brand chiamato a rimpiazzare Legea - è sintomo di un progetto che ha obiettivi a medio-lungo termine molto ambiziosi. Ambiziosi sono anche i possibili colpi di mercato che potrebbero arrivare dopo la firma di Jeremy Menez: Lafferty, Emanuelson, Viviano, Crisetig, tutta sulla lista dei desideri di Taibi.