
La maglia della Nigeria sta diventando un simbolo politico Un veicolo di comunicazione utilizzato da rapper e calciatori
In questi giorni, la Nigeria sta vivendo una fase di turbolenza socio-politica diventata di interesse internazionale, e tutto il mondo è a conoscenza di quello che sta accadendo a Laos - secondo il New York Times, la polizia avrebbe addirittura ucciso dodici persone. Simy, Osimhen, Ighalo sono alcuni dei giocatori nigeriani che stanno denunciando davanti le telecamere - e sui social - quello che è in atto nel loro paese. Ma con loro, anche rapper e personaggi dello spettacolo hanno protestato contro quello in atto a Laos. E tutti lo fanno tramite la divisa della Naija del 2018, la maglia della Nigeria del Mondiale di Russia che nei mesi è diventata un canale di comunicazione fra il calcio e la cultura streetwear. Anche per questo, la maglia da calcio della Nigeria oggi assume un significato politico diverso.
Le maglie "for Naija" del Mondiale russo sono diventate in poco tempo un fenomeno commerciale. Con più di tre milioni di ordini registrati la divisa ha inaugurato un modo di rappresentare il calcio fuori dallo stadio: da un lato oggetto estetico di indiscusso successo, dall'altro un simbolo di una generazione, la Naija, diventata una realtà internazionale. Guidati da Skepta e da altre figure di successo, i giovani nigeriani della Naija si riconoscono in questa divisa, che ha invaso le strade del mondo dopo Russia 2018 e che, adesso, è stata anche citata dalla nuova maglia di quest'anno. In questi giorni è stato proprio il movimento il primo a gridare al mondo le violenze della Sars, perché nonostante questa generazione sia stata espatriata, calciatori, rapper, artisti, designer sono una voce della Nigeria.
E' dalle violenze di Laos che arriva l'interesse per una maglia, mentre in altri casi, il legame calcio-cultura si esprime da un altro senso di marcia, quello che dal campo porta alla rappresentazione esterna. In Turchia, ad esempio, vestire la maglia del Başakşehir significa - oltre il tifo - accettare il supporto a Erdogan, proprietario del club e figura identificata da quella squadra. O in Israele, dove esporre la maglia del Beitar Gerusalemme significa identificarsi anche con un credo politico - e una condizione religiosa - molto chiara. Le maglie comunicano molto di più di quello che è disegnato nel pattern o espresso dai colori. Soprattutto in questo caso, dove calciatori e artisti scelgono la maglia della Nigeria come veicolo principale per sfruttare la loro popolarità e parlare a milioni di persone con una foto.