3 consigli (non richiesti) alla Serie A per migliorare la propria estetica Visto che ci sono problemi d'immagine ovunque, dai social al sito

A guardare la Serie A da fuori, pare evidente che il campionato abbia due ritmi. Uno è quello forte, internazionale dei top club, con in testa Inter e Juventus, per cui brand e immagine sono evoluti al pari delle grandi società di altri campionati. Poi c'è quello più in difficoltà, arretrato, di altri club. Quello delle famose piccole - ma anche di società più importanti che, però, non stanno investendo nel giusto modo per il miglioramento del proprio brand -, in cui il campo è l'unico pensiero, l'unico obiettivo degli investimenti. Il divario si è fatto importante e a risentirne è, poi, anche l'intera qualità estetica del campionato. 

La Serie A infatti ha un problema d'immagine abbastanza evidente, figlio di una serie di atteggiamenti mediatici poco innovativi e scadenti. In pratica, senza la necessaria accortezza che negli ultimi anni hanno reso fondamentale l'utilizzo dei social. Parliamo di bassa qualità dei principali canali di comunicazione della Serie A, in cui le strategie sono sempre quelle, e soprattutto - ed è la cosa più difficile da accettare - lontane dai progressisti e evoluti progetti delle altre principali leghe europee. Pensando che qualcuno, dalle parti di via Rossellini a Milano, chieda il nostro parere, abbiamo voluto illustrare i principali problemi intorno alla bassa qualità del campionato italiano. 

La soluzione per questi problemi di natura estetica sarebbe quella di migliorare il workflow della gestione dell'immagine della Serie A. Al momento, quello che emerge dai punti sopra esposti, è che le cose sono pensate male, in ritardo, e soprattutto, con un'impostazione che, rispetto ai contenuti degli altri campionati, sembra datata. Adesso che il torneo è a livelli calcistici altissimi e la commerciabilità è nella top ten mondiale, è ancora più importante che la Serie A abbia dei colori più affascinanti, con un logo dal design più pulito e una comunicazione con un taglio più morbido e meno rigido. Bisognerebbe, insomma, che l'intera struttura estetica della Serie A diventi più giovanile, nel senso sia di trovare una forma di comunicazione che faccia avvicinare i giovani al brand Serie A, che una grafica in generale più attraente. 

Per fare questo, però - e lo dimostra, fra le altre cose, la bassissima qualità dei vari promo del campionato - sono necessari investimenti. Bisogna capire l'importanza di spendere per la cura dell'immagine, perché, altrimenti, anche la commerciabilità all'estero del campionato viene sminuita.  

Gli uffici della Lega Calcio sono a due passi dal distretto di Porta Nuova, dove hanno una sede italiana alcune delle aziende più importanti del mondo (come Amazon, Samsung, Google). Non sarebbe male uscire e fare un giro delle loro parti. Sarebbe utile per capire quanto design e estetica di un marchio sono importanti per la sua commercializzazione. E soprattutto, come si comunica nel 2020.