Perché molti top player hanno lasciato Nike? L'immagine e le attenzioni contano

Abbiamo più volte sottolineato negli ultimi mesi come, in maniera concentrata, diversi dei più importanti contratti fra Nike e i top player si siano conclusi. Il brand americano sta mutando la propria strategia aziendale e certi calciatori non rientrano più nel panorama dell'azienda: alcune volte il contratto è stato interrotto, mentre in altri casi, non si è proceduti al rinnovo. 

Si tratta di star di altissimo profilo come Neymar e Lewandowski, ma anche Sergio Ramos, Sterling, Thiago Alcantara, Eden Hazard. Sono solo alcuni dei grandi top player della scuderia di Beaverton che, adesso, saranno liberi di firmare nuove partnership. Ci si interroga quindi perché, più o meno nello stesso periodo, Nike abbia perso così tanti giocatori. Avevamo spiegato come per il brand non sia un problema così grave perché, in realtà, dal punto di vista commerciale  i rapporti con i club sono molto più importanti. Ma cosa sta dietro alla scelta del protagonista dell'altro lato dell'equazione? 

La separazione è un input che, però, viene molto spesso da parte di Nike. É il brand che va dai giocatori e, un anno prima dell'interruzione del rapporto, comunica che l'accordo non verrà rinnovato. In questi casi - precisa The Athletic - il calciatore non riceve più lo stesso trattamento economico e ne viene modificata anche l'esposizione e in generale la pubblicizzazione. In pratica, l'esposizione di un giocatore da parte di Nike viene limitata. É anche il motivo per cui un giocatore - consapevole del fatto che il suo sponsor cambierà - vernicia di nero le sue scarpe per coprire il marchio finché non termina definitivamente il suo rapporto con quel marchio. Con Nike è avvenuto lo stesso in casi come quello di Sterling e Lewandowski. Quindi attenzione alle prossime scarpe di Mbappe e Sancho: se iniziano a mettere scarpini total black, vuol dire che qualcosa sta cambiando.