Jonathan David rappresenta la nuova generazione nordamericana Il viaggio che ha portato l’attaccante del Lille dal Canada al primato in Ligue 1

"Ho bisogno di giocare e di crescere. So che prima del Lille mi hanno cercato grandi squadre, ma credo sia meglio per me continuare a crescere giocando e gestendo la pressione in maniera sana".

Calmo, pacato e professionale: questo è l’approccio al calcio e alla vita di Jonathan David Jr, attaccante partito dal Canada e arrivato in quel Lille primo in classifica in Ligue 1. La sua storia è un viaggio che inizia da Brooklyn, fa tappa ad Haiti - paese natale dei suoi genitori - per poi aprire un nuovo capitolo ad Ottawa in Canada . Insieme al suo compagno di nazionale Alphonso Davies, oltre ad altri talenti come Dest, Pulisic, McKennie e Reyna, David rappresenta perfettamente nuovo tipo di calciatore che sta finalmente cambiando come si guarda il soccer al di là dell’oceano grazie a risultati sportivi notevoli e un approccio all’essere calciatore diverso. Negli USA in particolare si è cercato il Messi o il Ronaldo americano per anni, schiacciando talenti con pressione e aspettative sia in campo che fuori. Oggi la nuova generazione non sogna più di essere Beckham, ha una consapevolezza maggiore dei sacrifici della professione e che il talento da solo non basta ad essere un calciatore di successo e una persona felice. 

Questa attitude si rivede anche nell’estetica di Jonathan, catturata dagli scatti di Camille Lepen tra i boulevard di Lille.

Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere
Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere
Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere
Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere
Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere
Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere
Ph: Camille Lepen / Production: Fly Nowhere

Anche Fly Nowhere, agenzia newyorkese che gestisce anche l’art direction del Venezia FC, ha scommesso su di lui ed è il primo giocatore a far parte del team della compagnia americana. Vincere una scommessa, nell’idea di Jonathan David, non è così difficile. Basta ricordarsi delle 3 leggi di Iceman: "Feet on the ground, discipline and priorities".