
La scomparsa di Buitoni, dal Napoli scudettato ai “derby della pasta” Uno degli sponsor più iconici del calcio anni '80 potrebbe ora smettere di esistere per sempre
Negli ultimi giorni si è parlato tanto di Buitoni e della possibile sparizione del marchio di pasta e non solo dai banchi dei supermercati italiani. A inizio 2022 è infatti scaduta la proroga della concessione che Nestlé, proprietaria della marca, aveva affidato a Newlat, che era però proprietaria solo dello stabilimento di Sansepolcro. E la storica fabbrica, quindi, non produrrà più pasta secca, all’uovo e prodotti da forno con il marchio Buitoni ma solo ed esclusivamente per altri brand. Resterà, invece, su pizze surgelate, paste fresche e ripiene, salse e basi fresche che vengono composte in altre fabbriche. Scompare così, parzialmente, una delle etichette che ha fatto la storia, tra le tante cose, anche del calcio italiano avendo legato il proprio nome al Napoli scudettato targato Diego Armando Maradona.
Ed è dalla città aretina che arriva uno degli aneddoti più curiosi tra l’ex Pibe de Oro e la terra del pastificio Buitoni. Nel 2007, infatti, il fuoriclasse argentino incontrò gli Sbandieratori di Sansepolcro, storico gruppo artistico toscano, in Argentina. La “banda” si trovava a Buenos Aires per una tournée e nella capitale argentina era stata invitata a una festa di un club calcistico. E proprio in quell’occasione, gli Sbandieratori conobbero Maradona che raccontò loro di conoscere bene la loro arte avendo, quando si trovava in Italia, alle esibizioni di alcuni gruppi storici.
Buitoni-Napoli, accoppiata storica
E gli anni ’80 furono anche quelli dei “derby della pasta”, con Buitoni sponsor del Napoli e Barilla della Roma. Da una parte i giallorossi di Bruno Conti, Ancelotti, Boniek e Pruzzo, dall’altra gli azzurri di Maradona, Giordano, Bagni e Careca. Stelle che hanno fatto la storia del calcio italiano e non solo, che si sono sfidate con indosso due marchi iconici del nostro Paese. E se Buitoni comparve sulle maglie del Napoli per soli tre anni, Barilla vestì la Roma per molto più tempo: dal 1981 al 1994, anni in cui la squadra della Capitale conquistò lo scudetto e ben tre Coppe Italia.
E così come il pastificio toscano con il club partenopeo, anche l’azienda parmigiana sfruttò molto a suo favore la collaborazione con i giallorossi accrescendo la sua popolarità grazie al club capitolino. Tante furono le campagne pubblicitarie in cui Barilla sfruttò il volto dei campioni della Roma e tra le più particolari non può non essere ricordata quella del 1983 con protagonista Paulo Roberto Falcao nell’intento di gustare una forchettata di maccheroni e la citazione: "Obrigado Barilla". Non ho mai mangiato così come ben come in Italia. E la cosa più buona è la pasta”.