10 stadi della Premier League che non esistono più Da Highbury a White Hart Lane, luoghi mitici che ora rimangono solo nei ricordi dei tifosi

Nell’immaginario collettivo del calcio mondiale, lo stadio è il santuario dei tifosi, la casa della squadra che si tifa, un luogo sacro dove spingere e sostenere i propri beniamini. Sulle tribune degli impianti si mette da parte per 90’ la vita di tutti i giorni per vivere momenti di gioia e dolore tra cori e urla a squarciagola. E in Premier League, ma in Inghilterra in generale, gli stadi sono un vero e proprio culto sia per i tifosi che per i turisti, sempre pronti a ritagliarsi un po’ di tempo per farsi un giro tra le bellezze degli impianti britannici che racchiudono in sé storia e tradizioni. Atmosfere romantiche, inni cantati in coro da far venire le lacrime agli occhi, supporters a due passi dal terreno di gioco: gli stadi, in Premier League, sono uno degli elementi fondamentali che pongono il campionato inglese al primo posto tra i più belli e affascinanti del mondo. 

Old Trafford, Stamford Bridge, Anfield Road, Goodison Park, sono solo alcuni degli impianti storici d’Inghilterra che tuttora conservano il loro fascino di sempre. Ci sono degli stadi dalla bellezza imparagonabile che, però, non esistono più e che fanno ancora venire un nodo alla gola ai tifosi delle rispettive squadre quando vengono nominati. Oltremanica, gli stadi sono andati incontro a varie fasi, dai restauri post bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale alle ristrutturazioni nei primi anni ’90, a seguito del Rapporto Taylor che dopo la strage di Hillsborough nel 1989 impose nuovi standard di sicurezza a partire dai posti in piedi che dovettero essere eliminati, questi ultimi poi reintrodotti proprio di recente. Dalla fine degli anni Novanta a tutto il primo ventennio del Duemila, si è andato poi incontro a diverse e dolorose demolizioni dettate da ammodernamenti e dall’arrivo in Inghilterra dei grandi investitori che hanno voluto dare una propria impronta ai vari impianti. Così alcuni santuari calcistici rasi sono stati al suolo, rimanendo però ancora nei ricordi e negli occhi delle generazioni di tifosi che hanno popolato le loro tribune.

Il Boleyn Ground, l’iconica casa del West Ham 

Prima di trasferirsi ad Ayresome Park, il Middlesborough giocò le sue prime partite su un campo da cricket. Ma l’arrivo del club in Football League comportò per necessità l’insediamento in un vero e proprio stadio. Nel 1903, quindi, Ayresome Park divenne la casa del Boro e rimase tale per 92 anni. Particolare fu l’avvenimento che si verificò nel 1986, quando squadra e staff arrivavano all’impianto ma trovarono i cancelli chiusi e sigillati. Il motivo? I quasi 2 milioni di sterile di debiti che avevano lasciato il club sull'orlo del fallimento. 

Col passare degli anni l’impianto cominciò a mostrare segni di usura, ma il vero colpo di grazia furono le nuove norme introdotte dal Taylor Report. Le case che circondavano Ayresome Park infatti, non permettevano l’ampliamento della struttura e fu quindi presa la decisione di costruire un nuovo impianto, il Riverside Stadium da 30.000 posti, sulle rive del fiume Tees. Nella stagione 1995-1996, il Middlesborough si trasferì definitivamente nella nuova casa e Ayresome Park fu utilizzato come campo di allenamento della squadra fino alla demolizione avvenuta nel 1997 per far spazio a un complesso residenziale.