
La Nazionale Italiana deve usare i pantaloncini bianchi? Una domanda che è sorta spontanea dopo le prime due partite degli azzurri vestiti adidas
Per decenni la divisa della Nazionale Italiana è rimasta pressoché identica, mentre intorno cambiavano mode, materiali e stili, con la maglia in azzurro e i pantaloni di gioco in bianco. Un completo che nella sua immutabilità ha attraversato la storia del nostro calcio, uniformando a sé l’identità di una nazione che vive il calcio come poche altre al mondo. E se l’azzurro è rimasto sempre il colore distintivo delle rappresentative italiane in ogni sport, nel calcio l’abbinamento con il bianco dei pantaloni ha garantito il giusto bilanciamento tra il primo colore utilizzato dalla nazionale e il successivo blu Savoia entrato in auge nel 1911.
Non è un segreto infatti che adidas abbia scelto di realizzare delle maglie che rimandassero all’estetica anni settanta quando fu per la prima volta sponsor tecnico della nazionale italiana. Ma all’epoca alla maglia azzurra erano sempre abbinati i pantaloni bianchi, che creavano il caratteristico contrasto con il quale la Nazionale Italiana si è sempre distinta rispetto alle tante altre selezioni che usano il blu come colore principale delle loro divise. In questo caso la scelta della tonalità dell’azzurro unita ai tanti dettagli in bianco, dalle three stripes sulle spalle e maniche ai numeri di gioco, rende la prima maglia poco caratterizzata all'interno dell’identità italiana.
Un cambiamento che può sembrare sottile ma che invece ci aiuta a capire quanto un disegno così codificato come le maglie da calcio a volte basti poco per creare una stonatura, e realizzare un kit che ha fatto sorgere diverse critiche tra chi lo ritiene simile a quello della Grecia o della Bosnia. Dopo le prime due partite di qualificazione ai prossimi Europei adidas deciderà di tornare sui suoi passi e fornire anche dei pantaloni bianchi alla maglia home o continuerà questo trend del monocromo che sta dominando l'estetica nazionale dal 2006?