Gli strani sponsor italiani del campionato israeliano Da Lotto a Legea, da diadora a Givova, passando per Zeus e FILA

Il campionato israeliano non è certo uno di quelli che vive sotto i riflettori ma in rare occasioni come quella di ieri sera, con la vittoria a sorpresa del Maccabi Haifa in Champions League contro la Juventus, ecco che anche le serie minori acquistano nuovo interesse. E il campionato israeliano può contare su molte particolarità, tra i quali quello che spicca in assoluto, almeno al nostro occhio è la massiccia presenza di sponsor tecnici italiani che non sempre vediamo in Serie A. Nomi storici del nostro calcio, da Lotto a diadora, da Givova a Legea, hanno realizzato alcuni dei kit delle squadre presenti nel massimo campionato che si gioca in Israele. 

La Israeli Premier League è stata fondata nel 1999 - a pochi anni di distanza da quella inglese - sostituendo la Liga Leumit che è diventata la seconda divisione e ha provato a imitare i grandi campionati europei. Ecco così la grande varietà di sponsor tecnici chiamati a realizzare i kit da gioco delle varie squadre, ben 11 per 16 squadre, recuperando alcuni nomi che non vediamo più spesso sui nostri campi da calcio.

Bnei Sakhnin - Givova

Infine Lotto, che con ben tre squadre sponsorizzate è il brand più attivo dell’Israeli Premier League, completa il folto gruppo di aziende italiane presenti. Mentre in Serie A il logo con i due campi sovrapposti è presente solo sulla maglia del Monza neopromosso, qui invece lo troviamo sui completi di Hapoel Hadera, Maccabi Netanya e Sektzia Ness Ziona. Un successo che testimonia la bontà del lavoro svolto dal marchio italiano e di quanto anche i mercati più piccoli siano vitali nell’economia di brand sportivi che non sono Nike, adidas o Puma. Un modello di business che le aziende tricolori hanno recepito in pieno se consideriamo anche la presenza imponente fuori dai confini nazionali di altri brand come Erreà, Kappa o Macron.