
Unite and Conquer Viaggio nel mondo dell'Atlanta United FC, la squadra più bella della Major League Soccer
Compito a casa: descrivete con parole vostre quello che per voi rappresenta una squadra della Major League Soccer. Immaginando di ricevere questa consegna, penso sinceramente che mi ritroverei in difficoltà, perché non è che abbia chiarissimo cosa possa essere davvero una squadra che gioca nel campionato americano. Mi spiego: faccio fatica a identificare le franchigie MLS secondo i canoni dei club europei, di cui bene o male - dopo anni e anni di devota passione - conosco i tratti principali, come volti conosciuti in mezzo a una folla di persone.
Per le squadre MLS, invece, il discorso è molto diverso. I Los Angeles Galaxy? Boh, ci giocava Beckham quindi erano fighissimi, da lì in poi ricordo solamente l’arrivo del mio idolo di Football Manager, Giovani Dos Santos. Orlando City ero convinto fosse il nome di un parco Disney in Florida, dei New York Red Bulls so solo che sono la versione calcistica dei pensionati che vanno a Panama e mi chiedo come abbia fatto Toronto a metterci tutto sto tempo per vincere un campionato. Detto ciò - e presa coscienza della mia ignoranza in materia - ho cominciato a indagare un po’ di più sulla realtà americana, scoprendo che nella Major League Soccer c’è anche uno dei club più hype del momento: l’Atlanta United Football Club.
La Storia
Beh sì, chiaramente questo particolare capitolo relativo alla squadra della Georgia non può essere paragonabile a quello di qualsiasi (o quasi) squadra europea, che può vantare come minimo qualche decennio di storia calcistica. Quella dell’Atlanta United, però, è la tipica storia di caparbia e determinazione americane, visto che la squadra doveva già nascere nel 2008, ma fu bloccata per l’impossibilità di presentare uno stadio a norma per il calcio. Nonostante ciò, l’impegno di Arthur Blank, proprietario anche degli Atlanta Falcons (NFL), ha fatto sì che anche la città della Georgia - una delle aree metropolitane più grandi degli USA - avesse la sua squadra in MLS. L’ufficialità è arrivata il 16 aprile del 2014, riportando una squadra di calcio nel southeast americano dopo quasi un ventennio, vista la scomparsa di Miami Fusion e Tampa Bay Mutiny nel 2001.
La Maglia
Conseguentemente, è cominciata la fase di design di logo e divise della neonata franchigia MLS. Non possiamo che applaudire la scelta del management di Atlanta, che ha realizzato un badge semplice - che non è poco, considerando che sono americani - e soprattutto maglie super stilose. La home jersey di adidas è a strisce verticali rosse e nere, resa molto elegante dai dettagli in oro che fanno parte anche del crest del club. Ma soprattutto, in questa stagione, la seconda del club in MLS, è stata introdotta la “King Peach”, la maglia tra trasferta bianca e pesca, come omaggio a uno dei simboli della città. A mani basse una delle più belle viste finora.
Lo Stadio
Se come me siete anche solo minimamente impallati di impianti sportivi, avrete sicuramente visto il clamoroso Mercedes-Benz Stadium. Parliamo di un impianto costato la bellezza di 1,5 miliardi di dollari, che non caso vi abbiamo presentato come uno dei migliori stadi inaugurati nel 2017. L’impianto ha capacità variabile, a seconda che ci giochi l’Atlanta United o i Falcons, ma il massimo si aggira intorno ai 72 mila (ne riparleremo dopo). La cosa davvero clamorosa del Mercedes-Benz Stadium è però il tetto retraibile, composto da otto pannelli triangolari traslucidi, ispirati al Pantheon romano.
I Tifosi
Nella tradizione popolare si dice che quando la città di Atlanta fu fondata nel 1836, un chiodo dorato fu piantato nel terreno, a indicare il chilometro zero di Central Avenue, arteria commerciale verso il Midwest oggi parte integrante della downtown Atlanta. E prima dell’esordio assoluto dello United nella MLS, tutti i componenti della rosa e centinaia di tifosi hanno firmato con un pennarello nero il Golden Spike, un chiodo di 2,5 metri che prima di ogni partita viene “piantato” a martellate nello stadio, mentre tutti i tifosi scandiscono all’unisono “A-T-L-A-T-L".
Nelle varie partite, diversi vip e ospiti speciali si sono succeduti nel colpire il Golden Spike con il martello, circondati dal pubblico in delirio. Il primo a farlo è stato l’artista e attore Young Joc, ma nei mesi successivi si sono visti Rich Homie Quan, Dennis Schroder, Metro Boomin e 2 Chainz. Ps: alla fine di ogni partita, il migliore in campo dell’Atlanta United viene premiato con un chiodo dorato - di dimensioni normali - che pianta con un martello nelle assi di legno che sorreggono il Golden Spike. Feelings.