
Che fine hanno fatto i Los Angeles Galaxy? Da franchigia più importante della MLS a una crisi iniziata forse con la "Beckham rule"
L'attenzione nei confronti della MLS è aumentata da qualche mese a questa parte, complice le nuove strategie della lega americana ma soprattutto l'arrivo di Lionel Messi all'Inter Miami, con la scia di Sergio Busquets e Jordi Alba. In passato qualcosa di simile era già successo, senza però che il campionato riuscisse a fare un decisivo balzo in avanti e competendo con le leghe europee. Solo nel 2007 il trasferimento di David Beckham ai LA Galaxy fu per certi aspetti rivoluzionario. Beckham cambiò completamente la percezione del calcio americano alla fine degli anni zero, all'alba di una certa riproduttività delle immagini e alzando il livello generale del campionato, ispirando molti cambiamenti.
La conseguente "Beckham rule", ufficialmente nota come Designated Player Rule, infatti alterò completamente il calciomercato della MLS, in quanto la regola permise alle squadre di ingaggiare fino a tre giocatori al di fuori del proprio tetto salariale e facilitò l'ingaggio di stelle internazionali. Questo diede il via a un periodo di dominio senza precedenti per i Galaxy, in cui altre stelle come Robbie Keane e Landon Donovan portarono la squadra a due Supporters' Shield e a tre vittorie della MLS Cup tra il 2010 e il 2014. La famosa dinastia consolidò dunque lo status di potenza del calcio americano dei Galaxy, che divennero così la squadra più importante del campionato, nella città dello spettacolo e della spettacolarizzazione.
A parte il sistema arretrato di reclutamento dei giocatori, la dirigenza stessa è fortemente problematica. Quando i Galaxy hanno ingaggiato Cristian Pavòn nel 2019 era stato superato il budget salariale, cosa che è consentita solo se si classifica il giocatore in questione come Designated Player. I Galaxy non lo hanno fatto e di conseguenza, nel dicembre 2022, sono stati bloccati dal mercato, multati di 1 milione di dollari dal budget salariale e l'ormai ex presidente del club Chris Klein è stato sospeso. Klein, licenziato dal suo incarico di recente, ha lasciato la sua posizione all'attuale allenatore della squadra, Greg Vanney. Quindi lo scenario ora è di un'organizzazione che non può rinforzare la propria rosa durante il mercato, deve pagare una multa di 1 milione di dollari e un allenatore che finora ha portato solo risultati scarsi che ha assunto l’incarico aggiuntivo di presidente.
Giustamente, i tifosi dei Galaxy non sono contenti della situazione e molti di loro hanno deciso di farsi sentire. Il 13 gennaio 2023, quando Klein era ancora presidente, cinque dei maggiori ‘clan’ della tifoseria organizzata degli LA Galaxy (i Galaxians, la Angels City Brigade, la LA Riot Squad, i Galaxy Outlawz e i Ghosts Ultras Galaxy) hanno minacciato di boicottare le partite se Klein fosse rimasto con la squadra, e questo ha causato minimi storici in termini di affluenza negli stadi. La media spettatori dei Galaxy non è mai stata così bassa in oltre 14 anni e, per la prima volta dalla nascita della MLS nel 1996, i Galaxy non rientrano nella top 10 del campionato sotto questo punto di vista. I tifosi sono stufi del comportamento dell'intera organizzazione e vogliono cambiamenti, ma proprio come nel caso delle strategie di mercato dei Galaxy, è difficile immaginare un futuro in cui questo accada. Ora, con il recente successo degli LAFC, i Galaxy hanno inoltre perso il monopolio sul grande e importante mercato della città di Los Angeles. Il potere che una volta caratterizzava questa squadra sta diminuendo di giorno in giorno, e se la dirigenza non si allinea alla traiettoria della MLS, per gli LA Galaxy sarà estremamente difficile tornare a vincere.